Intervista a Vanna Cercenà sulla nuova edizione Giunti di “Anna dai capelli rossi”

Vanna Cercenà

Continua la positiva ondata di nuove edizioni di “Anna dai capelli rossi”: questo mese si aggiunge l’edizione tascabile Giunti grazie alla cui collaborazione il nostro sito indice un concorso con in palio una copia del libro. Inoltre la traduttrice Vanna Cercenà ci ha concesso gentilmente un’intervista.

Note su Vanna Cercenà

Vanna Cercenà è nata a Firenze e oggi vive nella campagna toscana. Ha lavorato a lungo nella scuola e il suo rapporto privilegiato con bambini e ragazzi l’ha spinta a scrivere per loro. Presso la casa editrice Fatatrac ha fatto parte di un gruppo di autori con cui ha contribuito alla stesura di testi sull’educazione alla intercultura e alla legalità. Nel progetto Intercultura sono nati la collana “Tu non sai chi sono io” sulla conoscenza di culture diverse (cinese, araba, Rom e Kurda) e il testo Tantipopoli.
 In quello denominato Contromafia sono stati pubblicati L’alfabeto del cittadino recentemente revisionato dall’autrice col titolo Le parole per stare insieme e per i più grandi il libro Viaggio nelle parole.
 Con Fatatrac Vanna Cercenà ha poi pubblicato diversi testi nella collana “Nuovi ottagoni”, alcuni dei quali si sono aggiudicati importanti premi. Nel 2012, sempre Fatatrac è uscito, nella collana “Carte in tavola”, I bambini nascono per essere felici in cui si spiega ai bambini attraverso venti filastrocche, la Convenzione dei diritti dell’infanzia.
Vanna Cercenà ha pubblicato numerosi libri anche con altre case editrici fra cui Einaudi Ragazzi/EL, Manni, Lapis.
 Nel sito www.vannacercena.it possono essere lette esaurienti informazioni sui testi e il loro contenuto.

D- Riguardo alla traduzione di “Anna dai capelli rossi” le è stata proprosta dalla Giunti o è stata una sua iniziativa? La copertina del libro riporta la dicitura “raccontato da” invece di “traduzione di”, si tratta quindi di un adattamento più che di una traduzione integrale?

R – La collana “Classici tascabili” della Giunti si propone di presentare i libri più significativi della letteratura infantile in una veste rinnovata, più vicina alla sensibilità e ai linguaggi delle nuove generazioni. In questo senso è stato chiesto a me come ad altri autori e autrici di “raccontare” un classico, lasciandomi la scelta del testo da proporre. Come ho scritto nell’appendice informativa del libro in “Raccontare Anna dai capelli rossi”, da piccola ero (e continuo ad essere) una lettrice accanita. I personaggi che mi colpivano di più e che hanno allietato la mia infanzia erano quelle figure di ragazzine così lontane dalla mia esperienza di allora (la guerra e l’immediato dopoguerra) eppure così vicine per fantasia e sentimenti: Anna, Marigold, Bibi… La mia scelta si è indirizzata quindi su un’autrice da me molto amata come Lucy Montgomery e sul suo testo più celebre. Quindi non si può parlare di traduzione letterale, ma di rielaborazione con parole mie della storia, pur cercando di mantenere la massima fedeltà a quella levità di stile della Montgomery, al suo sottile umorismo, alla descrizione psicologica dei personaggi.

D – Già dalla quarta di copertina si intuisce che, contrariamente alle vecchie traduzioni, lei ha optato per tradurre letteralmente anche i nomi dei luoghi (Bright River “Riochiaro” e soprattutto Green Gables ” Tetti Verdi”). In effetti mettere mano ad un libro già ben conosciuto mette in difficoltà i traduttori producendo titoli come “La vera storia di Anna dai capelli rossi ovvero Anna dei Verdi Abbaini” (della Mursia) o “Sorridi, piccola Anna dai capelli rossi” (il prequel “Before Green Gables”, edito da Kappa Edizioni). Può chiarirci i suoi criteri riguardo a queste questioni? Quali sono stati i nodi più complessi da sciogliere nella sua traduzione?

R- Quando ho cominciato a raccontare Anna dai capelli rossi, sono sta presa da una specie di magia; la traduzione dei nomi mi veniva spontanea, perché mi vedevo bambina alle prese con letture che potevano crearmi delle difficoltà, per cui Bright River, diventava automaticamente Riochiaro. Forse oggi i ragazzi che hanno qualche infarinatura di inglese, avrebbero meno difficoltà a leggere i nomi originali, ma io credo che la delicata tessitura di una frase, di una descrizione, debbano scorrere lisce e senza intoppi per favorire il piacere della lettura.

D – Personalmente ritengo che uno dei punti forti del libro è il suo non essere eccessivamente “educativo” come molti libri per l’infanzia sia classici che attuali: da esperta tout court dell’argomento (in veste di insegnante, narratrice, saggista, traduttrice) qual è la sua idea a questo proposito?

R- Rifuggo dai libri cosiddetti “educativi” che sono il modo più semplice per uccidere nei bambini e nei ragazzi la voglia di leggere. Il messaggio deve arrivare al giovane lettore dagli elementi della storia e non da un indottrinamento: per questo ho sempre ammirato la capacità della Montgomery di trasmettere i suoi valori in modo indiretto e direi “moderno” pur appartenendo agli inizi del secolo scorso.

D – Cosa le è piaciuto di più e cosa di meno del libro?

R – Secondo me la parte che racconta i primi anni trascorsi da Anna ai Tetti Verdi con le numerose disavventure sono molto più vivi e stimolanti della seconda parte, quando il personaggio cresce e diventa assennato e virtuoso.

D – Come L.M. Montgomery lei è stata un’insegnante, inoltre ha una certa preferenza per la trattazione di figure femminili, sebbene nel suo caso si tratti di personaggi storici (Sissi, Marylin Monroe, Frida Khalo, Rosa Luxemberg, Agata Christie) mentre per la Montgmery si tratta spesso di personaggi di ispirazione autobiografica. Le è mai capitato quest’ultimo caso? Che idea si è fatta della sua “collega” Montgomery, in bene e in male?

R – La mia scrittura ha molti filoni: biografie, romanzi ispirati a periodi storici, all’intercultura, a vicende attuali… In alcuni miei libri vi sono molti spunti autobiografici (per esempio in “Qui Radio Londra” che racconta gli anni di guerra dal 1943 al 1945). Ma le protagoniste che mi hanno colpito di più e che mi hanno immerso nella loro storia fino a farmi sembrare di averle conosciute, sono state le figure femminili di cui ho raccontato la vita. Mi piacerebbe scrivere un giorno anche la biografia della Montgomery che trovo ricca di spunti. Mi onorerebbe molto essere considerata “collega” di quella grande scrittrice.

D – Anna dai capelli rossi è un romanzo che ha festeggiato nel 2008 il centenario della pubblicazione. A chi consiglierebbe oggi la lettura di questo libro, e perché?

R – Si potrebbe dire: cento e più anni…ma non li dimostra! Secondo me Anna (come Alice, Dorothy, Pippi…), appartiene alla categoria dei personaggi immortali, la cui fiaccola deve rimanere sempre viva. Per questo trovo meritorio che le case editrici ripropongano i classici, perché chi pubblica libri si deve porre anche obiettivi di educazione alla lettura. Ritengo che sia una buona idea far raccontare agli autori di oggi testi e personaggi scritti per ragazzi di anni lontani, perché non vada perduto il dono che questi grandi autori hanno fatto ai bambini di ieri. Nel caso di Anna dai capelli rossi, lo consiglierei ai giovani lettori che non ne hanno mai sentito parlare e che non conoscono i cartoni tratti dalle sue vicende, in modo che il personaggio possa arrivare direttamente alla loro intelligenza e sensibilità.

IL LIBRO

copertina Giunti Anna dai capelli rossi

Un bel pomeriggio di giugno, Anna aspetta il signor Matthew dei Tetti Verdi alla stazione di Riochiaro. È un’orfana ed è convinta di aver finalmente trovato una famiglia tutta per lei. Ma una bruttissima sorpresa la aspetta: ai Tetti Verdi attendevano… un maschio! E adesso che cosa ne sarà di lei?

Pagine: 320
Prezzo: € 7.90
Collana: Classici tascabili
Dimensione: 13×19.5cm
ISBN – EAN: 9788809774223
Prima edizione: aprile 2013

I classici tascabili è una nuova collana che propone ai ragazzi i romanzi più amati e famosi di tutti i tempi: da Heidi a Papà Gambalunga, da Viaggio al centro della terra a I ragazzi della via Pal, da Anna dai capelli rossi a Il giardino segreto e molti altri. Le copertine, tutte curate da Edwin Rhemrev, giovane illustratore olandese, avvicinano le giovanissime generazioni a libri intramontabili, troppo spesso ritenuti lontani dall’immaginario contemporaneo. In appendice, informazioni su trasposizioni cinematografiche e televisive in modo che il lettore possa continuare a vivere le emozioni del libro sul grande e piccolo schermo.

DOVE ACQUISTARE IL LIBRO

ibs
la Feltrinelli
inmondadori

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